BeaCafé 94 - Mi ricordo, sì mi ricordo. Forse.

La memoria degli attori e il piacere di raccontarla.

19:30

La memoria. Un requisito fondamentale per ogni attore. Pagine e pagine di dialoghi da mandare a memoria con il timore (sempe in agguato) di non ricordare più cosa si deve dire nel mezzo di una scena, davanti a una platea di spettatori. La memoria, però, può essere intesa anche in un’altra accezione, quella per esempio che fa sì che ogni attore conservi decine di aneddoti legati alla sua professione: allegri, meno allegri, paradossali, buffi e a volte tragici. E proprio la memoria è il filo conduttore di questa serata in cui si confrontano diverse generazioni di attori, passati, presenti e futuri.
Chiara Ricci è una giovane scrittrice che ha al suo attivo già diversi volumi dedicati ad altrettante figure indimenticabili del nostro spettacolo, da Anna Magnani a Monica Vitti, tanto per nominarne un paio. Ora ha scritto un bel libro in cui ricostruisce con minuziosità certosina la carriera e la vita di Valeria Moriconi, una delle interpreti più sensibili del nostro teatro.
Carlo Simoni ha alle spalle una carriera cinquantennale durante la quale ha calcato i palcoscenici di tutti i teatri d’Italia e per chi ha qualche hanno è indissolubilmente legato alla figura di Aleksèj Fëdorovic Karamazov, che ha intepretato in un mitico sceneggiato televisivo degli anni Sessanta che la domenica sera teneva davanti al piccolo schermo una ventina di milioni (e passa) di itailani.
Insieme a Chiara e Carlo ci saranno anche quattro giovani attori dell’Accademia di Arte Drammatica Silvio D'Amico, dove Carlo Simoni tiene regolarmente il corso di recitazione: Maria Alberta Bajma Riva; Marina Occhionero; Alessia D'Anna e Giovanni Briganti.
Tre tipi di memoria teatrale molto diversi (letteraria, sul campo, in divenire) legati alle esperienze degli ospiti di questa serata del BeaCafé, ma tutti accomunati dal medesimo piacere di raccontare. Unica replica, non mancate.