L’Erasmus nel pallone

Giovani europei tra football e soggiorni di studio

19:30

La generazione dei trenta-quarantenni negli anni della gioventù ha varcato le frontiere per scoprire altri paesi. Migliaia di giovani hanno scoperto l’Europa grazie all’Erasmus, dando vita a una comunità multinazionale fatta di universitari italiani, francesi, inglesi, tedeschi ecc. Per la prima volta l’Europa è diventata una realtà più ampia di un semplice consorzio di banchieri. Per la prima volta i giovani europei si sono trovati nella condizione di creare davvero una cultura comune e - sarà un caso? - hanno cominciato a farlo mettendo in comune le conoscenze calcistiche: magari un ragazzo di Dublino non percepiva la differenza tra una ratatouille e una carbonara, ma conosceva la formazione del Milan o del Barcellona; forse una fanciulla di Ancona ignorava tutto Wagner, ma era informatissima su chi fosse il centravanti più bello della Champions League. Insomma, il calcio come codice franco con cui comunicare, al di là delle differenze culturali. Questa sera Federico Mastrolilli, scrittore, avvocato e blogger che per il calcio nutre una passione sfrenata, ci introdurrà al colorato e un po’ goliardico mondo dell’Erasmus, visto dall’incrocio dei pali. Lo accompagneranno nell’impresa alcuni dei coautori del libro “Memoria dell’Europa calcistica. L’Erasmus del pallone”: Luigi De Biase, Francesco Olivo, Andrea Romano, Raymond Antonin, Gian Mario Bachetti e Lorenzo Toppini. Ovviamente è di rigore esserci.