E pensare che c’era il pensiero

Mitologie e ideologia della cultura italiana fuori dai denti.

19:30

Prendete una dozzina di penne affilatissime e chiedete loro di scrivere quel che di bene e di male pensano della cultura italiana e dei suoi esponenti contemporanei: le manie; i vezzi; i vizi, le stranezze; le trashate gabellate per profonde meditazioni sul valore dell’esistenza; l’incapacità di raccontare una storia senza spacciare saggezze in trentaduesimo ogni tre righe; il kitsch dell’intensità di romanzi dove nessun personaggio fa mai una cosa normale, tutto preso dalla sua versione intellettualizzata del narcisismo infantile. Eccetera. Capite bene che per governare una materia tanto ribollente ci vuole un coraggio leonino o un’incoscienza da allegro leprotto. Difficile dire se Filippo La Porta sia un portatore sano del primo o della seconda, ma in ogni caso è lui che s’è incaricato di mettere insieme Alfonso Belardinelli, Guido Vitiello, Franca D’Agostini, Paolo Febbraro, Camilla Baresani, Paolo Morelli, Massimo Onofri, Matteo Marchesini, Vittorio Giacopini, Daniela Ranieri, Silvio Perrella e Giuseppe Samonà nel libro “12 apostati – 12 critici dell’ideologia italiana”. Qualcuno di questi campioni della polemica in punta di penna sarà presente insieme Filippo a questa serata che promette scintille.