Viaggi e avventure della Serendipity

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È una parola che ha solo 261 anni – che per un vocabolo sono all’incirca l’età dell’adolescenza – e forse per questo solo pochi saprebbero darne una definizione accettabilmente precisa. Massimo Mongai, noto scrittore con una certa propensione alla fantascienza (ma non solo), invece, alla parola inventata da Horace Walpole ha dedicato un intero libro. Partendo dalla storia dei tre principi di Serendibbo, di libro in manoscritto, di documento in archivio, ha ripercorso la storia della serendipità ritrovandone tracce in paesi, in culture e in epoche lontane. Una ricerca quasi altrettanto avventurosa ed emozionate di quella del graal, durante la quale Massimo è stato colto da ciò che ogni cercatore di idee teme e brama di più: l’inaspettato. Ah, già, perché ci siamo dimenticati di dire che la serendipità è l’arte di trovare delle cose belle cercandone delle altre. Ma non solo: è anche l’arte di… mmm… no. Se volete saperne di più dovete proprio venire al BeaCafé.