BeaCafé 83. La noia è sottovalutata

Nosadello, caput mundi

19:30
Mirko Volpi, dottore di ricerca in Filologia Moderna all'Università di Pavia è cittadino di Nosadello (CR). Nel novembre del 2010 ha ricevuto il Premio Angelini per la curatela dell'edizione del Commento di Iacomo della Lana alla Commedia di Dante Alighieri (Roma, Salerno, 2009). Nel 2015 ha pubblicato per Laterza il saggio Oceano Padano. Piero Vietti è giornalista e caporedattore del Foglio. Chiara Buoncristiani è giornalista e psicologa.

Immaginatevi una landa piatta. Piatta e monotona. Un mare d’erba sempre uguale a se stesso. Le case dei villaggi lungo la strada si inseriscono nel paesaggio senza turbarne la quiete. Ora provate a immaginare questo paesaggio in un pomeriggio estivo: caldo opprimente, immobilità assoluta, il jingle di un quiz proveniente da un televisore in un soggiorno lontano. Nell’aria un leggero odore di letame e di burro. Ci siete? Bene. Ora pensate tutto questo intorno alle tre di domenica pomeriggio. Ecco, ora avete solo una pallida idea di che cosa possa essere la dimensione padana della noia. Una dimensione che Mirko Volpi, ricercatore in Linguistica Italiana all’Università di Pavia e cittadino illustre di Nosadello – borgo a metà strada tra Crema e Lodi sull’antica via Pandina – sa raccontarci come l’apice dello splendore e del controglamour. Una scelta estetica ed etica che attraverso le pagine del suo "Oceano Padano" rivela come la noia sia una condizione esistenziale tutta da riscoprire, che fugge dai luoghi comuni del divertimento, dalla bellezza ovvia e dall'ansia di dover andare per forza dappertutto. Un approccio filosofico che evita altresì i facili amarcord agresti e sa rivelare lo struggente fascino del sole che tramonta, magari anche dietro un centro commerciale. Perché la poesia non guarda in faccia nessuno. Ne parleranno con l'autore, Piero Vietti e Chiara Buoncristiani.