BeaCafé 84. Come brillare in società facendo finta di avere letto Joyce

Raccontare il Finnegans wake e farla franca

19:30
Edoardo Camurri è giornalista, scrittore, autore e conduttore televisivo. Ha condotto Mi manda Raitre, Omnibus estate, Viaggio nell'Italia che cambia. Con Viaggio nell'Italia del giro è andato alla scoperta del nostro Paese sulle orme dei ciclisti della corsa in Rosa. Attualmente conduce Piteco e I grandi della letteratura italiana su Rai5. Fabio Pedone è traduttore, giornalista culturale e consulente editoriale. Al suo attivo ha importanti traduzioni e attualmente scrive per Alias, alfabeta2 e sta traducendo il Finnegan's wake. Enrico Terrinoni è un traduttore e anglista italiano, nonché professore associato di letteratura inglese all'Università per Stranieri di Perugia. Ha tradotto molte importanti opere dall'inglese, tra cui l'Ulisse di Joyce. Attualmente sta traducendo il Finnegans wake con Fabio Pedone.

Ci sono alcune cose da sapere per millantare la conoscenza di James Joyce. Per esempio, bisogna parlare dei ponti sul Liffey come se foste nati a Dublino; è bene lasciare cadere con eleganza che l’Ullisse si svolge tutto in un solo giorno, e se qualcuno ve lo chiede, dire che era il 16 giugno (l’anno non è indispensabile); infine è essenziale citare il monologo interiore. Se proprio volete fare i fighi, puntualizzare che Molly Bloom parla da sola per circa duecento pagine senza ombra di punteggiatura (o quasi), fa la sua figura. Di solito in questo modo ce la si può cavare quasi sempre. Ci sono però quei covi di strenui intellettuali, dove per uscirne vivi è d’uopo dire qualcosa del Finnegans wake. E lì si parrà la vostra nobilitate. Dire che lo stream of consciouness di Joyce in quel libro si è spinto fino al limite dell’oscurità è cavarsela troppo a buon mercato. Ecco perché non dovete perdervi questa serata del BeaCafé in cui Edoardo Camurri con Fabio Pedone ed Enrico Terrinoni, tre dei pochi che il Finnegans lo hanno letto davvero, vi spiegheranno per filo e per segno i misteri di questo libro mondo. Per quanto è possibile spiegare un’opera come questa che è programmaticamente aliena alle spiegazioni definitive. Insomma, se volete tirarvela impunemente per tutta la vita non potete non esserci.